#ReactCreating

THE OTHERS ART FAIR

NOV. 2017

SPECIFIC SECTION

Stefano Ogliari Badessi (SOB) – Crema IT – 1984
Ricerca, attraverso lo stupore, nuove relazioni tra il mondo fisico e il mondo mentale. Le sue opere sono porte d’accesso
sull’inconscio, ci inducono a vagare nei meandri della nostra memoria atavica e ci permettono di contemplare e comprendere
i luoghi in cui sorgono. Immergendosi in queste installazioni si viene spinto oltre le regole visive, esse trasformano il luogo
che le ospita in uno spazio estetico ed emotivo in cui l’immaginazione perde i confini, vagando senza direzione né
meta. Queste installazioni gonfiabili, di enorme massa ma dall’aspetto fragile, sono create con una tecnologia basilare e con
un materiale povero e problematico come la plastica. L’artista tenta di dare nuova vita a questo materiale modificandone il
destino intrinseco. E così la plastica riacquista l’innocenza e la leggerezza del suo aspetto effimero e viene sottratta alla sua
funzione inquinante a cui sarebbe destinata per millenni. SOB ha trovato una via personale di unire i luoghi, le persone e le
esperienze, facendo sì che lo spazio diventi la scultura e la scultura una installazione immersiva per il visitatore. Un enorme
cuore pulsante che, come un polmone, si gonfia al ritmo delle persone che lo occupano, le quali, con la sola loro presenza,
diventano parte dell’opera. Sono luoghi di isolamento e di astrazione che ci permettono di distaccarci dal mondo esterno
che, all’interno di questo utero, diventa magicamente distante e irreale.

“Let Me Out” – The Others Art Fair – 2017
L’opera ci immerge nella mente di un paziente in preda a deliri e allucinazioni. Sta segretamente progettando e costruendo
un mondo salvifico lontano dalle mura dell’ospedale. Rinchiuso, sogna la fuga, sogna di sorvolare il mare che non ha mai
potuto vedere. Sogna affetto e sogna l’amore. Il cielo sopra di lui lo rende libero e noi, sdraiandoci sul suo lettino, proviamo
un misto di gioia, costrizione e euforia, cercando anche noi di liberarci dalla nostra gravità quotidiana, scordandoci delle
nostre cartelle cliniche e delle nostre pastiglie.
Il suo lavoro è stato esposto presso C.AR.M.E. (Brescia IT), Miami Art BASEL, VIII Biennale di Soncino, 56° Biennale di Venezia

MAIN SECTION

Gianfranco Toso – Roma IT – 1980

Indaga la creazione della forma come tensione ad una dimensione metafisica dell’immaginazione. Strumento di ricerca
sono le forme della geometria, intesa allo stesso tempo come misura della terra e contemplazione del trascendentale. Le
forme metafisiche cristallizzate sulla tela, si declinano nel mondo attraverso un immutabile dinamismo che le eleva a
simboli della contemplazione interiore. Le pure, precise relazioni che operano tra le figure geometriche si spingono ad
identificare il concetto di perfezione ultraterrena, muta e assoluta. Specchio privo di ombre, gravità e corruzioni, la
purezza di queste forme emana una qualità senza tempo, la stessa che ispira il senso del vivere umano.
Il suo lavoro è stato esposto presso l’Istituto Centrale per la Grafica, il Museo CIAC e la Rhode Island School of Design.

Jerico Cabrera Carandang – Rosario (Filippine) – 1992

Le sue scelte stilistiche violente e tragiche lo portano ad una rappresentazione drammatica dell’esistenza. La natura è la
sempre presente musa ispiratrice dei suoi lavori, tratti veloci di pennello e capacità di maneggiare diverse tecniche e
mezzi pittorici, permettono al suo stile di mutare in continuazione, dall’espressionismo umano, alla natura ancestrale per
approdare agli squarci metafisici. I suoi lavori esplorano i confini spirituali della materia attraverso il dolore umano,
animale e della natura. Ispirandosi a Van Gogh, Lucian Freud e Francis Bacon, dipinge volti umani frammentati e
consapevoli, che emergono e si immergono nel mondo naturale che li avvolge. Una continua ricerca di caos dentro
l’ordine apparente che lo circonda porta la sua pittura a danzare in tutte le direzioni. In un gioco di disvelamenti e
nascondimenti riesce a cogliere e far percepire l’essenza dei soggetti che racconta.
Il suo lavoro è stato esposto presso BS7 (Bristol), “Big City Life” (Tor Marancia, Roma), “Des Apercus sur Paris” Chiesa di
San Silvestro al Quirinale (Roma), Casa d’aste Arcadia (Roma)